Parapetto permanente di sicurezza anticaduta dispositivi di protezione collettivi (DPC) - KeeGuard dispositivo di sicurezza anticaduta collettiva
Che cosa è un parapetto di sicurezza?
Quello che comunemente viene chiamato parapetto anticaduta è un dispositivo di protezione contro le cadute dall’alto, per cui ha lo scopo di salvaguardare le persone da rischi per la salute e la sicurezza. I parapetti anticaduta permanenti rientrano nella categoria dei dispositivi di protezione collettivi (DPC), a cui la normativa vigente dà importanza prioritaria rispetto a qualsiasi altro sistema anticaduta che preveda l’utilizzo di dispositivi di protezione individuale (DPI). Questa predilezione verso i DPC è giustificata dal semplice fatto che essi garantiscono un maggior livello di sicurezza. Basti pensare alla modalità di lavorazione in quota nel caso di presenza di parapetto perimetrale alla copertura: l’operatore potrà lavorare in sicurezza senza la necessità di doversi collegare a dispositivi di ancoraggio, eliminando così il fattore di rischio dell’utilizzo dei dispositivi individuali da parte dell’utilizzatore. Non meno importante è il fatto che questo dispositivo protegge chiunque debba salire in copertura, senza limite di numero operatori, a differenza di un sistema anticaduta con ancoraggi che protegge un numero ridotto di persone.
Il parapetto deve essere certificato? Secondo quale normativa?
Essendo un dispositivo di protezione collettiva, il parapetto anticaduta non esige la marcatura CE, ma comunque deve essere certificato e quindi essere conforme alle prescrizioni dettate dalla normativa vigente.
In Italia, i parapetti di sicurezza devono essere progettati nel rispetto di tre norme:
La norma UNI indica che il parapetto debba avere:
Oltre alle prescrizioni geometriche, la norma UNI prevede di eseguire delle verifiche di resistenza. Al parapetto infatti vengono applicate 2 forze puntuali, ad intervalli diversi, per la durata di 1 minuto. L’intensità di tali forze nello specifico risulta:
In entrambi i casi la normativa impone che gli spostamenti subiti dagli elementi
debbano risultare minori di 30 mm.
Le NTC2018, a differenza della UNI, non forniscono indicazioni geometriche e prevedono di applicare un carico orizzontale uniformemente distribuito sul corrente superiore pari a 150 kg/m.
Il D.Lgs. 81/2008 fornisce soltanto indicazioni geometriche e nello specifico
– montante verticale alto almeno 1 m;
– uno o più correnti paralleli all’intavolato;
– una tavola fermapiede alta almeno 20 cm;
– uno spazio tra corrente e tavola fermapiede minore di 60 cm.
In definitiva, facendo un confronto tra le normative sopra citate, è deducibile che le NTC 2018 impongano condizioni più restrittive in tema di resistenza rispetto alle UNI EN ISO 14122-3 e questo si traduce spesso in una diversità anche economica. Per cui, qualora ti capitasse di richiedere la fornitura di un parapetto, saprai qual è la differenza nell’acquistare il dispositivo con certificazione secondo l’una o l’altra normativa.
In considerazione di tutto ciò, certifichiamo che i parapetti KeeGuard sono certificati sia secondo le NTC 2018 che per le UNIEN ISO 14122-3.
DI SEGUITO ALCUI ESEMPI APPLICATIVI DEL PARAPETTO KEEGUARD
Non vuoi forare la tua copertura?
I parapetti autoportanti Keeguard permettono di non forare il manto impermeabilizzante, evitando problemi di infiltrazioni. Sono costituiti, oltre che dal montante verticale ed i correnti, anche da un profilo orizzontale posto sulla copertura, sul quale vengono collocate le zavorre, in PVC riciclato, che evitano il ribaltamento.